Ottobre 1983: Milan – Sampdoria 2-1

E’ una domenica calda e soleggiata, nonostante si sia già entrati nella seconda metà di Ottobre.

Arrivati sul piazzale il colpo d’occhio è straordinario. Stadio, Ippodromo del Trotto e Palasport, i tre templi dello sport meneghino (ora che il velodromo Vigorelli è chiuso) tutti raccolti in un unico spazio. Scelta urbanistica che risponde ad una visione di multi-disciplinarità e concentrazione di eventi in unico giorno, per offrire il massimo ad una città operosa durante la settimana, ma affamata di intrattenimento nel weekend. Oltre a Milan – Sampdoria, che si gioca nel primo pomeriggio, la sera scenderà sul parquet la Simac di Dan Peterson per affrontare la Binova Bergamo nella terza giornata di quello che passerà alla storia come l’ultimo campionato senza tiro da tre punti. Campionato che le “scarpette rosse” perderanno per la quarta volta consecutiva capitolando in una rocambolesca gara 3 (senza Meneghin squalificato), contro la Granarolo Bologna.
Manca poco all’inizio della partita e i parcheggi per le auto, che arrivano fino a 20 metri dalle cancellate dell’impianto, sono già pieni da ore. Lungo tutto il tragitto da piazzale Lotto, si incrociano bagarini che offrono biglietti a prezzi maggiorati a chi non ne è in possesso. Prezzi che scenderanno vertiginosamente al momento del fischio d’inizio, per chi si accontenta di entrare a partita cominciata. Una volta entrati, le gradinate dello stadio, intitolato a Meazza appena 3 anni prima, appaiono molto gremite, per una partita non di cartello. C’è del resto grande entusiasmo tra i tifosi milanisti per il ritorno in serie A e per vedere all’opera i nuovi acquisti, su tutti i due stranieri: il fortissimo difensore belga Eric Gerets e lo sconosciuto  centravanti britannico di origine giamaicana Luther Blissett. Il campo è separato dagli spalti da una cancellata nera oltre la quale non vi sono posti a sedere, ma una zona popolare denominata parterre dove si può assistere alla partita stando in piedi. Dietro le porte, in cui spicca il dettaglio della traversa che, nel congiungere i due pali non è perfettamente retta, ma descrive un lievissimo arco, vi sono tabelloni pubblicitari. Lì sono asserragliati fotografi e personaggi vari, infiltrati non si sa a che titolo, in quella zona per addetti ai lavori. Sulla sommità del secondo anello spicca il tabellone luminoso, simbolo di modernità, ormai da più di 15 anni. Il Milan schiera in campo, tra gli altri, Baresi, Tassotti, Filippo Galli e Alberigo Evani che, reduci da una stagione in serie B, fanno del loro meglio per disputare un campionato dignitoso agli ordini di Ilario Castagner, ignari del fatto che di lì a 10 anni diventeranno i senatori di una delle squadre più forti di tutti i tempi,  accumulando 4 scudetti e 3 coppe dei Campioni.

La formazione di casa scende in campo con la tradizionale uniforme rossonera a maniche lunghe in lanetta con sponsor tecnico Ennerre e sponsor di maglia “Olio Cuore”. La Sampdoria risponde con tradizionale divisa blucerchiata con medesimo sponsor tecnico e sponsor di maglia Phonola, storico marchio italiano dell’elettronica di consumo. Tra i liguri si nota in particolare la presenza di un giovanissimo Roberto Mancini alla seconda stagione in SerieA, ma le star della squadra sono ancora il portiere della nazionale Ivano Bordon e il fantasista Scanziani.

La partita è molto combattuta e divertente con numerose occasioni da una parte e dall’altra. I padroni di casa passano in vantaggio 2-0 con Carotti che in tuffo di testa segna il goal più bello della sua carriera e con Vinicio Verza, il giocatore di maggior tasso tecnico del Milan che, dopo un paio di dribbling, infila Bordon con un tiro imparabile scagliato dal limite dell’area. Quando mancano meno di quindici minuti al termine e i cancelli vengono aperti agli appassionati senza biglietto, che vanno ad affollare il parterre, la Sampdoria accorcia le distanze con un goal in scivolata del capitano Scanziani.

Al fischio finale si raccolgono i cuscinetti, che hanno reso più sopportabile la seduta di due ore sulle gradinate (soprattutto per gli occupanti il secondo anello sprovvisto di seggiolino), e si torna a casa con la radiolina vicina all’orecchio per ascoltare i risultati e i commenti delle altre partite, svoltesi tutte in contemporanea.

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Da lì a dieci giorni:

  • 23 Ottobre: un camion bomba esplode nei pressi di una caserma americana dei marines di stanza a Beirut uccidendone 241.
  • 25 Ottobre: Gli Stati Uniti invadono l’isola di Grenada per stroncare sul nascere la deriva filo-comunista del governo locale
  • 25 Ottobre: Microsoft rilascia la prima versione di Word per DOS.

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